domenica 25 aprile 2010

Oberland 25-26-27 Aprile 2010


Il ghiacciaio dell'Aletsch, il Gross Grunhorn 4043 m e la discesa sulla valle del Lotscental.
3 giorni nell'Oberland in compagnia di Maurizio.

1° giorno
Lasciamo l'auto a Morel (vicino a Brig) e prendiamo l'ovovia per Riedelalp a 1950 m. Da qui mettiamo gli sci alle 11.40 e ci incamminiamo sulla morena dove è visibile, piu' in basso e in fondo alla vallata, il piu' lungo ghiacciaio delle Alpi: l'Aletsch.
Maurizio si preoccupa un po': mi dice che dovevamo prendere la funivia al paese successivo, cosi' avremmo guadagnato almeno 2 ore. Mi immagino quindi che sarà una cosa molto piu' lunga del previsto, ma non potevo ancora sapere quello che ci aspettava..
Dalla morena bisogna scendere di 300 metri di dislivello per raggiungere la base del ghiacciaio. La breve discesa è un tormento: appena si esce dalla traccia di salita si sfonda di un metro e rialzarsi con gli zaini belli carichi richiede uno sforzo mostruoso.
Ci leghiamo e iniziamo la lunga marcia sul tormentato ghiacciaio dell'Aletsch. Crepacci, serracchi, laghi e torrenti glaciali, intorno montagne imponenti, tutto è molto suggestivo e l'ambiente è maestoso: appena si entra nel ghiacciaio ci si rende conto di quanto siamo piccoli... Ma il tempo corre.
Incontriamo alcuni sci alpinisti che scendevano dal bivacco del Mittelalesch, e ci dicono che per arrivare al rifugio del Konkordia, dove avevamo prenotato, ci sono poche tracce, e ci andranno ancora 3 ore dal laghetto (bivio per il bivacco).
La marcia tra crepacci non è rassicurante, vista l'ora, e ogni volta che si sfondava ti veniva un mezzo infarto.
Guardiamo l'ora: le 18.30! E' ancora lunga, ma finalmente riusciamo a scorgere il rifugio, e questo ci conforta. Un giro a semicerchio per attraversare il ghiacciaio e aggirare una zona crepacciata e poi ci aspettano le lunghe e ripide scale che danno accesso al rifugio. Distrutti, arriviamo al rifugio alle 20.30 e fuori si è messo a nevicare.
Non pensiamo ancora a che cosa vogliamo fare domani, ma di certo cambieremo i nostri ambiziosi progetti.
Il rifugio è grande, ma caldo e accogliente e abbiamo divorato tutta la cena accompagnata da 2 birre medie, anche perchè qui l'acqua costa piu' cara della birra.

2° giorno.
Al mattino colazione alle 6.00, poi vediamo il dà farsi.
Il cielo è un po' nuvoloso e ci sono nebbie sul ghiacciaio dell'Aletsch, ma partiamo lo stesso. Decidiamo di andare al Gross Grunhorn, il 4000 piu' vicino. L'ambiente è grandioso, si sale su pendii ripidi in mezzo a serracchi enormi, l'unica mia preoccupazione è la meteo, perchè la salita è ben tracciata e ci sono altri sci alpinisti che ci precedono.
Poco prima di arrivare al colletto a quota 3800 metri, stringo i denti per i piedi doloranti. Il tempo sta peggiorando: intorno a noi c'è nebbia e inizia a nevicare.
Mi fermo verso la crepaccia terminale a quota 3850 e Maurizio prosegue verso la vetta.
Raggiunge gli altri 4 alpinisti e poi la cima, rocciosa ed esposta. Ma io non li vedo, li sento solo e il tempo sembra peggiorare rapidamente.
Iniziano i preparativi per la discesa e la meteo non mi conforta, visto i passaggi vicino ai serracchi e crepacci.
Incredibilmente, come iniziamo la discesa, si libera tutto, visibilità al 100% e un panorama straordinario! Discesa bellissima e anche se la neve non è il massimo, l'ambiente è incredibile. Ritorniamo al rifugio appagati e Maurizio è riuscito a collezionarsi un altro bel 4000.
Nel frattempo il tempo è cambiato ulteriormente: è nuvoloso e nevica... che botta di culo!

3° giorno.
Stamattina colazione alle 5.00. Decidiamo di salire il colle Lotscntlucke a 3176 m. e di scendere sulla valle del Lotscental sul Lang glatscer. Arriviamo al colle dopo circa 3 ore e mezza di marcia. L'ambiente è come sempre superbo, dominato dalla parete N dell'Aletschorn. Un po' di sosta e un po' di foto e nel frattempo arrivano altri sci alpinisti che, come noi, intendono affrontare la discesa della Lotscental. La discesa è veramente splendida: non si puo' chiedere di meglio: neve primaverile e ambiente superbo. Arriviamo a Gugistafel a quota 1787 m. Qui ha fine il nostro lungo giro nell'Oberland.
Ma inizia l'avventura per ritornare a Morel dove abbiamo lasciato l'auto.
Autostop fino a Blatten, pullman fino a Goppestein, treno fino a Brig e infine un altro pullman che ci riporta a Morel. Tutto questo con una coincidenza incredibile, al massimo avremo aspettato 5 minuti! Siamo salvi! Torniamo a Torino per le 18 circa, dopo esserci fermati per una meritata birra!

mercoledì 21 aprile 2010

Cima Autour 3021 m.




Gita in solitaria, anche se soli non si è mai, e decido di fare l'itinerario della cima Autour da balme perchè non ci sono mai salito.
Ho sbagliato strada e dall'Alpeggio Pian Salè, al posto di attraversare il ponte, ho continuato sul sentiero gta. Poi resomi conto dell'errore,ho tolto le pelli e sono ridisceso fino all'alpeggio Salè. Sono circa 250 metri di dislivello e tra salita e discesa ho perso piu' di mezz'ora. Non solo, il fatto è che altre persone mi hanno seguito per salire all'Autor,  e poi si sono viste costrette a cambiare meta.
Adesso sono solo. Risalgo la prima parte di boschina ripida, unica nota negativa dell'itinerario. Poi trovo le tracce e sono un po' piu' tranquillo, infine accedo al vallone servin per un pendio abbastanza sostenuto. Da qui in poi la gita è facile e i pendii sono belli, anche se si è costretti a salire attraversando sempre a destra. L'ambiente e il panorama diventano via a via piu' severi. Infine incontro altre due persone salite per un altro itinerario (sbagliato) sempre da Balme, ma evidentemente anche loro hanno tribolato non poco. La discesa è stata bella e veloce, ad eccezione nella boschina.  Neve di tutti i tipi: farina e crosta nella parte alta, primaverile e sfondona nella parte bassa. In conclusione è una bella gita che si svolge in un ambiente vario, particolare e selvaggio.

Foto

domenica 18 aprile 2010

Pic du gazon 2744 m - Pic des Esparges Fines 2706 m.



Gita con il cai uget di 2 giorni in Queyras.

Primo giorno.
Partenza ore 5.00 da casa di Guido per poi fare la carovana ad Almese, e andare insieme ad Arvieux, punto di partenza per la prima gita, il pic du Gazon.
Arriviamo li' alle 7.45, ma a Cristiano, che era già li' con il camper, gli avevo detto alle 6.45, almeno cosi' si è preparato per tempo!
Siamo un bel gruppone di circa 30 persone. Si sale seguendo dapprima la strada che sale al col furfande, già percorsa in estate in mountain bike. Salendo, dopo il Plan du Vallon 2155 m, si punta a destra verso il bel pendio che sale direttamente ad un colletto poco prima del Pic du Gazon.
Il tempo è variabile: a volte c'è il sole, a volte nevica, e c'è sempre vento. Arriviamo in punta, foto di rito, e subito giu'! Facciamo sosta poco piu' sotto del colletto dove c'era meno aria.
Ci raggruppiamo e iniziamo la bella discesa seguendo il percorso dell'andata. La neve è molto variabile: farina, crosta , firn e 'polenta' ma sempre ben sciabile. Ad Arvieux appuntamento con l'immancabile tavolino, oggi 'tavolone' sfruttando le strutture dell'area camping e dei camperisti!
Il mitico Giampiero si è messo a suonare la sua chitarra, accentuando il buon umore del gruppo!
Sistemazione del gruppo alla gite d'etape di La chalp, praticamente pieno e tutto per noi. In questa stagione, tutti i paesi della zona sono deserti. Infatti le piste di fondo sono chiuse e i pochi impianti pure: se si intende fare una gita pernottando da queste parti, è opportuno farlo fino a fine marzo, oltre bisogna prenotarsi.
Cena alla francese (lasciamo perdere...), poi Riccardo e Lauretta hanno intrattenuto la serata con le loro barzellette.

Secondo Giorno.
Al mattino sveglia alle 5.30 per poi partire verso le 6.40 da Brunissard, per effettuare il bel giro del Pic des Esparges Fines 2706 m.
Si attraversano posti magnifici, come gli chalet de Clapeyto 2207 m, percorrendo un lungo vallone che porta al colle Lauzon 2576 m. La salita al Pic des Esparges Fines è stata interrotta a circa 20 metri dalla punta a causa delle imponenti cornici. Panorama molto bello verso il gruppo del Pic du Beal Traversiere e del Pic de Rochebrune, mentre sul piu' lontano gruppo del Viso c'era un po' di foschia.
Iniziamo la discesa, con un tratto un po' delicato sotto il colle, ma nulla di pericoloso. Neve primaverile molto bella. Scendiamo per circa 400 metri di dislivello fino al lac du lauzon 2283 m., per poi risalire al Colle la Rousse a 2515 metri. Da qui la discesa nel vallone sottostante, rivolto a Nord, è bellissima: addirittura con farina.
Questo vallone ci riporta nella vallata percorsa all'andata.
Purtroppo, visto il caldo e la stagione, la farina finisce subito e piu' in basso si trova neve di tutti i tipi, ma fortunatamente, sempre sciabile.

Per finire, ci ritroviamo all'area camper per un altro bel 'tavolino' di fine gita!

martedì 13 aprile 2010

Moncrons 2507 m.


Approfittando della recente nevicata e degli impianti chiusi, io e Marco decidiamo di salire il Moncrons dalla sperimentale, sopra Sauxe d'Oulx. 
Ne ha di nuovo messa un bel po', e abbiamo scavato una trincea per salire su. 
Marco, con le ciaspole, è un buldozzer. 
La neve è stata bella la parte alta poi, sembrava cemento a presa rapida.

sabato 10 aprile 2010

Margaureis 2651 m - Canale dei genovesi



Salita e discesa dal canalone "dei Genovesi". Bellissimo itinerario di sci ripido, in compagnia di Maurizio e Dario. Oggi in condizioni perfette, ci siamo divertiti moltissimo.

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martedì 6 aprile 2010

Concerto Vasco



Una magnifica serata, un concerto particolare ("Gli angeli", "La nostra relazione"...), vissuto al massimo... ci andava proprio!!

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lunedì 5 aprile 2010

Fournier 2424 m.


Bella giornata, ma con rischio elevato e il vento dove andare? La scelta ricade sulla straconosciuta Fournier ed è stata azzeccata!
Salita 2 volte l'ultima parte, molta neve polverosa! In compagnia di Cristiano, Rita, Antonella, Marco e Giampiero.
Incrociati anche alcuni amici del Cai Uget.

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venerdì 2 aprile 2010

Meidassa 3105 m.



Gita con Cristiano e combricola. Neve molto bella: inizialmente farina, riportata da vento, e piu' in basso neve primaverile, sempre ottima!

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